We Are Medil MAGAZINE – Intervista alla Consorziata ALEANDRI SPA – Ing. Roberto Giuseppe Rossi
Aleandri Spa è un’azienda leader nel settore delle costruzioni delle Grandi opere infrastrutturali, con un patrimonio di esperienze, competenze e know-how di due storiche realtà aziendali pugliesi, la Giuseppe Rossi srl e la Ines S.p.A.
Oggi la Aleandri Spa è un’azienda affermata che, da diversi anni, è entrata nel Consorzio Stabile Medil Scpa e in questo numero di Medil Magazine abbiamo voluto intervistare l’ing. Roberto Giuseppe Rossi, Chief Executive.
1) Ing. Roberto Giuseppe Rossi, oggi raccontiamo oltre 60 anni di storia dell’azienda Aleandri spa, tra i leader in Italia nella realizzazione di opere edili, stradali ed infrastrutturali. Come nasce Aleandri spa?
Aleandri nasce 25 anni fa dall’unione di due storiche realtà pugliesi: la Giuseppe Rossi srl, fondata negli anni 50 e attiva nella realizzazione di opere stradali e immobiliari, e la INES SpA, fondata a metà degli anni 60, attiva nella realizzazione e prefabbricazione di grandi opere infrastrutturali.
In questi anni di storia Aleandri si è specializzata sempre più nella progettazione e realizzazione di infrastrutture stradali; ha in corso anche lavori di ripristino di viadotti e di manutenzione stradale.
2) Aleandri spa è molto presente in Italia e all’estero, ci può parlare del processo d’internazionalizzazione che avete avviato in azienda?
Il nostro processo di internazionalizzazione è passato da uno studio di mercato che ci ha permesso di capire come massimizzare al meglio le nostre competenze e l’esperienza acquisita negli anni nel settore delle costruzioni. Ci siamo affidati a società che ti guidano soprattutto nel gestire le differenze tra l’Italia e il Paese target, ci sono molti aspetti che non devono essere sottovalutati; oltre agli aspetti contabili e legali, anche quelli che riguardano l’organizzazione necessaria e le modalità di approccio al mercato devono essere pianificate bene.
3) Avendo polso della realtà internazionale, quali sono, secondo lei, le principali differenze che ha riscontrato fuori dai confini nazionali e che non hanno permesso negli anni scorsi di vedere la nostra nazione come un paese moderno nei riguardi delle infrastrutture?
Ovviamente la burocrazia in Italia è un “lavoro nel lavoro” che porta via tempo prezioso per adempiere a tutte le richieste dei vari Enti. E poi c’è una diffidenza di fondo che è culturale, così come la tendenza a cercare un beneficio proprio piuttosto che quello collettivo.
Spesso si perde di vista l’obiettivo finale che è la realizzazione dell’opera con tutti i benefici che ne conseguono (collegare città, sviluppare Paesi, dare nuove opportunità, ecc) e ci si concentra sulla lotta all’evasione, alla corruzione o all’infiltrazione mafiosa. Battaglie necessarie ovviamente, ma bisogna migliorare il sistema giudiziario e non perseguitare le imprese o anche i funzionari pubblici.
4) Cosa ha spinto la vostra azienda ad entrare in un Consorzio come Medil Scpa?
Medil è una realtà giovane del Sud e ci ha dato la possibilità di entrare in connessione con aziende con specializzazioni diverse su tutto il territorio nazionale.
Oltre questo anche i servizi ed il supporto tecnico a disposizione dei propri consorziati ci hanno permesso di accelerare alcune fasi del nostro piano industriale.
5) Quale è la sua percezione nei riguardi del futuro dell’Italia, anche alla luce dei fondi previsti nel Piano Nazionale di Ripresa e resilienza PNRR?
È un’occasione unica da non perdere che ci permette di guardare il futuro con ottimismo. Gli spunti del PNRR ci permetteranno di fare un salto industriale importante, soprattutto per il Sud, abbiamo la possibilità di adeguare gli impianti delle aziende e accelerarne la competitività, digitalizzarle, investire nel settore delle rinnovabili e innovare.
Gi Italiani hanno storicamente avuto uno spunto innovativo, ma c’è bisogno di un grande sforzo collaborativo, le diversità del nostro Paese devono diventare elemento di forza e non una debolezza. Dobbiamo iniziare ad avere più fiducia nel prossimo, partire con cose semplici per arrivare al grande obiettivo del PNRR.
6) Ultima domanda: quali saranno i vostri obiettivi nei prossimi 5 anni?
Il nostro Piano Industriale prevede il consolidamento sul territorio nazionale dove abbiamo in previsione di raddoppiare il fatturato entro i prossimi due anni, in considerazione del fatto che la maggior parte delle nostre commesse hanno ripreso a regime dopo lo stop del 2020, così come anche in ambito internazionale i nostri piani di sviluppo hanno ripreso regolarmente.
Abbiamo creato un gruppo di lavoro che sta approfondendo i temi del PNRR con l’obiettivo di sfruttare le nostre competenze per innovare nel settore delle costruzioni dove c’è molto da fare.