Ukraine Recovery Conference 2025: costruire ponti per la rinascita

A Roma il contributo di Medil alla conferenza internazionale sulla rinascita dell’Ucraina tra infrastrutture, resilienza e nuove partnership.

 

Dal cuore del Mezzogiorno all’Europa, Medil continua a costruire futuro.
Il Consorzio Stabile Medil ha recentemente partecipato alla Ukraine Recovery Conference 2025, tenutasi presso il Centro Congressi “La Nuvola” di Roma. Un evento internazionale di altissimo profilo – promosso dal Governo italiano in sinergia con la Commissione Europea e le autorità ucraine – che ha messo al centro la ricostruzione dell’Ucraina, con un focus su investimenti, infrastrutture e cooperazione strategica tra pubblico e privato.

Invitata tra le principali realtà imprenditoriali italiane attive nel settore delle grandi opere, Medil ha partecipato con una delegazione guidata dal Presidente Flavian Basile. Un riconoscimento importante per un consorzio che negli ultimi anni si è affermato come attore centrale nel panorama nazionale dell’ingegneria civile, delle infrastrutture stradali e della rigenerazione urbana. In un contesto globale attraversato da profonde crisi geopolitiche ed economiche, la presenza a URC 2025 ha rappresentato un segnale chiaro: Medil è pronta a contribuire con competenze, affidabilità e visione a un piano di ricostruzione ambizioso, multilivello e sostenibile.

“In uno scenario sempre più interconnesso, il nostro compito è costruire ponti: tra territori, tra istituzioni, tra culture”, ha affermato Basile durante una delle sessioni di lavoro. Il suo intervento si è concentrato sulla necessità di infrastrutture resilienti, intelligenti e coerenti con i criteri ESG, in grado non solo di connettere territori, ma di generare benessere, inclusione e sviluppo duraturo. Basile ha inoltre sottolineato il ruolo delle imprese italiane come partner strategici nei processi di ricostruzione, proponendo un modello di cooperazione che valorizzi le filiere locali, promuova la trasparenza negli appalti e renda più accessibile l’utilizzo di fondi europei.

 

 

La conferenza si è articolata in panel istituzionali, workshop tematici e incontri B2B.
Tra i presenti: esponenti del Governo ucraino, della Commissione Europea, della Banca Mondiale, dell’EBRD, delle principali agenzie di sviluppo e dei colossi infrastrutturali europei e statunitensi. I temi trattati hanno spaziato dalla rigenerazione urbana alla mobilità intermodale, dalla gestione sostenibile delle risorse energetiche alla digitalizzazione dei processi di procurement. In particolare, è emersa l’urgenza di un coordinamento multilivello per la governance dei fondi e dei progetti, con procedure snelle, banche dati unificate e partenariati stabili. Medil, grazie al suo modello consortile, si è proposta come piattaforma affidabile per aggregare competenze, imprese e progettualità, puntando su uno schema replicabile anche su scala internazionale.

“Per contribuire in modo autentico, serve una visione industriale chiara, ma anche un’etica del fare – ha concluso Basile – la ricostruzione non può essere solo fisica: deve essere culturale, sociale, morale. E in questo le imprese hanno una responsabilità diretta.”

 

 

URC 2025 ha rappresentato per Medil un’opportunità strategica non solo di visibilità, ma di posizionamento concreto all’interno di uno dei più grandi programmi europei di cooperazione e sviluppo post-bellico. L’interlocuzione con stakeholder pubblici e privati ha permesso di consolidare alleanze, definire progettualità e immaginare nuovi modelli di intervento integrato, nei quali l’impresa diventa infrastruttura civile e il cantiere si trasforma in laboratorio di futuro.

Un passo avanti verso un modello di impresa che, anche dal Sud Italia, intende contribuire alla costruzione di una pace solida, duratura e fondata sulla responsabilità condivisa.


(a cura de la Redazione)

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