MEDIL e le consorziate. Un modello virtuoso nel nuovo scenario normativo

Con l’entrata in vigore del nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. 36/2023) e del suo correttivo (D.Lgs. 209/2024), il sistema degli appalti pubblici ha subito significative modifiche, in particolare riguardo alla partecipazione dei consorzi stabili alle gare d’appalto.

In questo contesto, il Consorzio Stabile MEDIL si conferma un esempio di cooperazione tra imprese, capace di coniugare efficienza operativa e garanzie di affidabilità per le stazioni appaltanti.

Il Regolamento di Medil e i rapporti con le consorziate

Il Regolamento 2023 di MEDIL disciplina in modo chiaro i rapporti tra il Consorzio e le consorziate, promuovendo una cultura d’impresa fondata su trasparenza, rispetto delle regole e valorizzazione delle capacità tecniche dei singoli associati. In particolare, il Regolamento prevede:

  • accesso qualificato al mercato degli appalti pubblici: Medil agisce in nome e per conto delle consorziate, assumendo lavori e garantendo che siano assegnati alle imprese in possesso di idoneità tecnica, economica e organizzativa;
  • protezione e supporto nei rapporti con le stazioni appaltanti: Medil garantisce un controllo di qualità sull’intera filiera operativa, monitorando la regolarità delle esecuzioni e intervenendo in caso di contenziosi o criticità;
  • struttura di governance e trasparenza nei criteri di assegnazione: attraverso unComitato Tecnico e un sistemadocumentale rigoroso, il Consorzioassicura procedure imparziali etrasparenti per l’assegnazione dei lavori.

Il “cumulo alla rinfusa” nel nuovo Codice dei Contratti Pubblici

Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici ha introdotto importanti novità riguardo al “cumulo alla rinfusa”, ossia la possibilità per i consorzi stabili di utilizzare cumulativamente i requisiti delle imprese consorziate per partecipare alle gare d’appalto, senza necessità di indicare specificamente l’impresa esecutrice.

In particolare, l’articolo 67 del D.Lgs.36/2023 stabilisce che:

  • per gli appalti di servizi e forniture, i requisiti di capacità tecnica e finanziaria sono computati cumulativamente in capo al consorzio, anche se posseduti dalle singole imprese consorziate;
  • per gli appalti di lavori, se il consorzio esegue le prestazioni con la propria struttura, i requisiti posseduti in proprio sono computati cumulativamente con quelli posseduti dalle imprese consorziate.

Tuttavia, se il consorzio esegue le prestazioni tramite consorziate indicate in sede di gara, i requisiti devono essere posseduti e comprovati da queste ultime in proprio, ovvero mediante avvalimento ai sensi dell’articolo 104.

Queste disposizioni sono state ulteriormente chiarite dal correttivo D.Lgs. 209/2024, che ha modificato l’articolo 67 del D.Lgs. 36/2023, specificando che:

  • il cumulo alla rinfusa è ammesso per la qualificazione del consorzio, ma non per la consorziata esecutrice, la quale deve possedere direttamente i requisiti richiesti, salvo ricorso all’avvalimento.

Orientamenti giurisprudenziali recenti

La giurisprudenza ha confermato l’applicabilità del cumulo alla rinfusa, anche alla luce delle modifiche introdotte.

Ad esempio, il Consiglio di Stato, con la sentenza n. 71 del 3 gennaio 2024, ha ribadito che un appalto può essere eseguito anche da consorziate prive del requisito di qualificazione, purché il consorzio nel suo complesso possieda i requisiti.

Tuttavia, in ambiti specifici come i lavori su beni culturali, la giurisprudenza ha adottato un approccio più restrittivo.

Il TAR Toscana, con la sentenza n. 682 del 4 giugno 2024, ha stabilito che per tali interventi è necessario che l’impresa esecutrice possieda direttamente i requisiti richiesti, escludendo l’applicabilità del cumulo alla rinfusa in questi casi.

Implicazioni per Medil e le consorziate

Alla luce delle recenti evoluzioni normative e giurisprudenziali, Medil ha adottato le seguenti misure:

  • verifica attenta dei requisiti richiesti dalla lex specialis di gara, in particolare per gli appalti di lavori e per settori specifici come i beni culturali;
  • valutazione della necessità di avvalimento quando si intende designare una consorziata specifica per l’esecuzione dell’appalto, assicurandosi che siano rispettate le condizioni previste dalla normativa vigente;
  • mantenimento di una documentazione aggiornata e trasparente riguardo ai requisiti posseduti dalle consorziate, facilitando così la partecipazione alle gare e la gestione delle eventuali verifiche da parte delle stazioni appaltanti.

Il Consorzio MEDIL si conferma in piena sintonia con i principi guida del nuovo Codice dei Contratti:

  • affidabilità e qualità dell’esecuzione;
  • razionalizzazione degli strumenti di partecipazione;
  • valorizzazione della dimensione consortile e cooperativa;
  • attenzione alla sostenibilità e alla legalità.

In un’epoca che chiede solidità, trasparenza e competenza, l’alleanza tra Medil e le sue consorziate rappresenta una risposta concreta e strategica per il futuro del settore delle costruzioni.

 

Avv. Veronica Zottola

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