Flavian Basile incontra il Ministro Casellati nella sede di ANCE Benevento
Il Presidente di ANCE Benevento, Medil e Offtec invoca un patto per le costruzioni: meno burocrazia, regole chiare e stazioni appaltanti efficienti.
Semplificazione, competitività e ascolto delle imprese.
Sono queste le parole chiave che hanno animato l’incontro tenutosi il 18 luglio presso la sede di ANCE Confindustria Benevento, nel cuore della città.
Protagonista del confronto è stata il Ministro per le Riforme Istituzionali e la Semplificazione Normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati, accolta da una platea attenta e qualificata, composta da imprenditori, tecnici, professionisti e rappresentanti delle istituzioni locali.
Al centro del dibattito, un tema tanto urgente quanto trasversale: come snellire l’apparato normativo italiano per renderlo finalmente alleato di chi costruisce, investe e innova.
Ad aprire i lavori, Flavian Basile, Presidente di ANCE Benevento e di Medil, oltre che fondatore di Offtec, che ha messo sul tavolo con lucidità e rigore le principali criticità che oggi affliggono il comparto delle costruzioni.
Il suo intervento è andato dritto al punto, senza concessioni alla retorica: “Noi imprese, se vogliamo partecipare a cento gare pubbliche, siamo costretti a presentare cento volte la stessa documentazione.
Questo comporta una perdita di tempo, di risorse e di energia che non è più tollerabile.
Serve una qualificazione unica, nazionale, valida per un periodo definito, che garantisca al contempo trasparenza e velocità”.
Non si tratta, ha spiegato Basile, di chiedere deroghe o scorciatoie, ma di costruire un sistema chiaro, uniforme e funzionale.
L’obiettivo è quello di eliminare le disomogeneità tra stazioni appaltanti, di evitare che ogni ente pretenda iter e modulistica differenti, e di creare una base normativa stabile su cui le imprese possano pianificare e investire.
La frammentazione regolatoria, ha sottolineato, è uno dei principali ostacoli alla crescita: produce inefficienza, moltiplica i costi, allunga i tempi e, soprattutto, penalizza chi lavora con rigore e serietà.
La risposta del Ministro Casellati non si è fatta attendere.
Dopo aver ringraziato l’intero sistema ANCE per il ruolo propositivo che svolge in tutta Italia, ha ribadito che la semplificazione non è più rinviabile.
“Quella che stiamo portando avanti non è solo una riforma tecnica, è una rivoluzione culturale.
L’Italia ha accumulato nel tempo decine di migliaia di norme, spesso contraddittorie e ridondanti.
Il nostro lavoro è stato finora quello di cancellare l’inutilizzabile: abbiamo già eliminato 40 chilometri di testi normativi, e non ci fermeremo qui.
Il nuovo Codice degli Appalti va in questa direzione: rendere più semplici e accessibili le procedure, senza rinunciare ai presìdi di legalità”.
Casellati ha poi sottolineato come il Mezzogiorno stia dando segnali incoraggianti: “Il PIL del Sud è in crescita più di quello del Nord. Non si tratta più di chiedere assistenza, ma di riconoscere che da questa parte del Paese si produce, si investe e si costruisce valore. Il Sud vuole essere protagonista. Vuole rovesciare lo Stivale, e noi vogliamo accompagnarlo in questo percorso”.
Nel corso dell’evento si è parlato anche di transizione ecologica, digitalizzazione e formazione tecnica. Temi che, come ha ricordato Basile, non possono prescindere da una cornice regolatoria solida.
“Possiamo progettare opere sostenibili e tecnologicamente avanza- te, ma se restiamo imbrigliati nei lacci della burocrazia non riusciremo a trasformare le visioni in realtà.
Ogni ritardo, ogni contraddizione normativa, ogni passaggio inutile, rappresenta un freno allo sviluppo e, spesso, un vantaggio per chi opera fuori dalle regole”.
Un passaggio particolarmente applaudito è stato quello in cui il Presidente di ANCE Benevento ha invocato una vera e propria “alleanza istituzionale” tra imprese, governo e pubbliche amministrazioni.
Un patto che metta al centro la qualità progettuale, la rapidità di esecuzione, la trasparenza dei processi e la valorizzazione delle competenze.
“Non chiediamo scorciatoie.
Chiediamo regole certe, tempi definiti, criteri omogenei. Vogliamo essere messi nelle condizioni di lavorare, non di combattere contro la burocrazia”.
In sala, oltre al presidente di Confindustria Benevento Oreste Vigorito, erano presenti numerosi rappresentanti del tessuto produttivo locale, professionisti del mondo degli appalti, ingegneri, architetti e studenti.
Tutti concordi nel considerare il momento come un’occasione importante di ascolto e confronto.
Un segnale di attenzione verso un comparto, quello delle costruzioni, che non solo genera PIL e occupazione, ma contribuisce a ridisegnare fisicamente il Paese.
L’incontro si è chiuso con un invito condiviso: trasformare quanto emerso in proposte legislative concrete. Perché semplificare non significa facilitare, ma rendere possibile.
E oggi, più che mai, costruire significa prima di tutto liberare le energie di chi ogni giorno progetta, pianifica, dirige e realizza.
a cura di Paolo Maria Cavallo
Responsabile comunicazione Medil SCpA